Primo delitto dell’anno nel Lodigiano
Ucciso stalliere: indagata mucca pazza
(Nella foto di Fiorina Lavacca, la principale indiziata si reca a palazzo di giustizia per una deposizione spontanea)
di Quarto Di Bue
LODI – Alla provincia di Lodi va il triste primato del primo omicidio dell’anno. Uno stalliere di 55 anni, Ermete Pastorizia, è stato trovato ucciso in una stalla all’alba di ieri. Secondo indiscrezioni, il medico legale avrebbe riscontrato su ciascuna natica dell’uomo (luogo anatomicamente già caratterizzato da rilievi e depressioni) una profonda ferita di forma circolare. Ma la causa della morte non sarebbe da imputare a tali ferite. “E’ quasi certo – afferma un appuntato dei carabinieri che vuole rimanere anonimo – che il Pastorizia è stato incornato e, dopo un volo triplo carpiato con avvitamento a destra di trenta metri, sia finito nel silo dell’acqua, annegando.” Una morte atroce insomma, su cui cercano di far luce polizia e carabinieri, con l’aiuto degli uomini del Ris di Parma. E c’è già un’indagata. Si tratta di una delle mucche da latte della stalla in cui lavorava la vittima. Del bovino non sono state rese note le generalità, ma è trapelato che avrebbe delle turbe mentali capaci di scatenare una furia omicida. Insomma, sarebbe una mucca pazza. Il legale della vacca, tale C.T., esperto in insabbiamenti e fumo negli occhi, si è recato immediatamente sul luogo del delitto, dove ha dichiarato che quelli sulla sua cliente sono solo sospetti calunniosi. E’ andato anche più in là, facendo fare a un collega dell’ucciso una dichiarazione ai cronisti presenti. L’uomo, Gino Forcone, ha detto che “Ermete era un brav’uomo, ma aveva il vizio di toccare il sedere alle mucche e in più era un gran sostenitore della Corrida.” La famiglia di Pastorizia ha già annunciato una querela per diffamazione contro Forcone. Gli abitanti della zona si sono già divisi in pro-vacca e contro-vacca, ma non vogliono rilasciare interviste. L’unico ad esprimere un commento sull’accaduto è stato un macellaio che, mentre affilava i coltelli da lavoro, si è lasciato scappare sconsolato: “Purtroppo non c’è la pena di morte per gli assassini.”